A pochi giorni dal lancio su Netflix del documentario sulla più grande serie di truffe e raggiri mai realizzati mediante un’app di incontri, Tinder per la precisione, salgono in maniera esponenziale le ricerche degli utenti sulla vera vita si Simon Leviev, il truffatore che fingendosi rampollo di una famiglia di mercanti di diamanti israeliana ha raggirato e convinto a farsi elargire grandi somme da donne bellissime in tutta Europa, con promesse, viaggi e regali in perfetto schema Ponzi.

Simon, così si faceva chiamare il truffatore vissuto nei quartieri popolari di TelAviv che nulla aveva a che fare con diamanti e Jet Set, mostrava un profilo Tinder impeccabile e invitante, pieno di foto su jet privati, locali costosi, scatti in tutte le più belle città del mondo, per poi insinuarsi nelle vite delle malcapitate acquisendo fiducia da parte loro. Una volta diventato fidanzato ideale o amico fraterno, le subissava di richieste di denaro in prestito. Fiducia accordata, le ragazze iniziavano a prestare piccole somme che diventavano via via importanti e spesso si sono indebitate anche di grandi cifre.

Il documentario Netflix lascia intuire che il delinquente non ha passato grossi guai, escludendo 5 mesi di prigione ed ora opera su internet attraverso un sito ufficiale nel quale vende formazione, coaching o servizi internet non specificati. Negli ultimi giorni stanno nascendo di nuovo profili Instagram, TikTok e siti che lo impersonano ma è difficile capire se siano autentici o meno.

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